la locomotiva willie

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    docelektro (non mi trovate anche su facebook)

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    Willie è una locomotiva a vapore,classe 1895,cominciò a prestare servizio sulla linea da Omaha a Tucson.
    Venne poi trasferita sulle rotte dell’oro,ogni giorno giovani e non più giovani,speranzosi di fare fortuna raggiungevano quelle lande desolate in cerca di polvere gialla.
    Portava persone eleganti e straccioni che al ritorno erano più eleganti di prima. Allegre donzelle che venivano per divertirsi o per fare soldi.

    L’oro si esaurì e di giorno in giorno c’era meno gente da portare,a volte qualche vagone rimaneva vuoto.
    I viaggi diminuivano,ogni mese di meno. Un giorno si decise di chiudere la linea e di lasciare tutto in quella che sarebbe diventata una città fantasma.
    Venne abbandonata in una miniera in disuso. L’imboccatura della miniera venne fatta saltare con la dinamite.
    Per Willie cominciarono anni di solitudine. Rivedeva le immagini, il sole la gente ben vestita.
    Ricordava giorno per giorno tutto la sua vita.
    Giorni in cui il sole spaccava le pietre e arroventava le lamiere. Giorni nel quale il fuoco nella caldaia sembrava caldo come il fuoco dell’inferno. Giorni di vento,polvere che si infila dappertutto e fa cigolare le bielle.
    Altri giorni passavano,e Willie pensava,al vecchio fuochista “Peter” ,ai vari macchinisti che la conducevano sui quei terreni.
    Vedeva le rotaie correre sotto di se,pensando e ricordando tutto ciò che aveva vissuto.
    Un giorno dei tremori smossero il suo lungo sonno. Erano scavatrici,ruspe e talpe meccaniche. Arrivate alla galleria si fermarono. Si vide illuminata da luci artificiali
    limpide e brillanti che lei non aveva mai visto,abituata com’era a candele e lumi a petrolio.
    La ispezionò un ometto piuttosto grassottello che fumava il sigaro.
    Bofonchiò qualcosa a un suo subalterno che uscì subito.
    La portarono fuori al traino con uno spesso cavo di acciaio. Le ruote cigolavano e le vecchie rotaie scricchiolavano con sinistri rumori.
    La luce del sole,così forte e abbagliante la illuminò in tutto il suo splendore. Le lamiere erano coperte da chili di polvere ma non erano troppo corrose.
    La lasciarono alcuni giorni in un piazzale,alla fine delle rotaie,pure esse arrugginite come lei. Supponeva una brutta fine,ma era ancora lì e era ancora tutta di un pezzo e ciò la faceva sperare.
    Intorno a lei ruspe,scavatrici e gru lavoravano giorno e notte. Le passarono davanti betoniere e camion di ogni tipo.
    Un giorno arrivò uno strano mostro,aveva un lungo braccio e un grosso gancio.
    La imbracarono con delle funi di acciaio e delle catene.
    Willie vedeva cose strane,carrozze senza cavalli,cavalli di ferro che sorpassavano rombando e le case che non erano di legno. Sfrecciò sopra di lei un aeroplano,un uccello di ferro che volava senza sbattere le ali.
    La caricarono su un grosso camion e la portarono in un officina.
    Tolsero un sacco di parti meccaniche,saldarono il saldabile. Poi vennero i lamieristi che ricostruirono tutto l’esterno. A Willie pareva di rinascere,anche se non poteva più correre e sbuffare. Era stata rimontata tutta per figura,i cilindri nel quale scorreva il vapore erano stati saldati con gli stantuffi,le tubazioni del vapore parzialmente tolte .
    Vennero poi gli elettricisti che montarono moltissime luci e neon colorati.
    Pure il suo occhio:l’enorme fanale anteriore a petrolio venne elettrificato con una potente lampada alogena da 500 watt.
    Quando fu finita arrivò nuovamente quell’ometto tracagnotto che puzzava di sigaro,ad ammirarla e a scattare foto.
    Venne data la corrente e Wille risplendeva come mai aveva visto in tutta la sua lunga vita. Le lamiere erano state verniciate con colori che risplendevano come tutte le stelle del cielo;i riflessi erano diversi a seconda di dove la guardavi.
    Il giorno dopo ritornò il camion,la caricarono e la riportarono dove l’avevano presa.
    Wille si guardava stupita,le vecchie case in legno erano state ricostruite come nuove,passò di fronte al saloon che aveva sempre visto da lontano.
    C’erano strane creature in giro,alcuni binari che però non erano rettilinei e salivano per poi ridiscendere tra mille curve. C’era un grosso piatto con i sedili tutto intorno. C’erano inoltre una giostra con dei cavalli e una piattaforma con delle tazze da caffé. Altre cose erano ancora in costruzione,coperte da paravento di legno e nascoste alla vista dei curiosi.
    Questa volta non la misero sulle rotaie.
    Ora Willie è lì,su un piedistallo di cemento dentro al parco divertimenti che ora è stato terminato .Guarda con il suo grosso fanale tre suoi simili che corrono su delle rotaie desmodromiche facendo looping,tonneau e altre figure che si fanno di solito sulle montagne americane con i vagoni carichi di bambini e gente in festa.
    Una cosa non è cambiata però,il fatto che anche una vecchia locomotiva,ti può portare lontano .E se fosse ferma e non potesse muoversi,ricorda anche i vecchi pezzi di ferro hanno un anima o magari l’hanno avuta in passato. E ti basterà guardarla per andare lontano…in un passato dove per andare lontano bastava una vecchia caldaia a vapore oppure qualche cavallo.
     
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    Bello ^^
     
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